Quando cala il freddo l’orario della cena cambia: i consigli degli esperti per una serata più sana

Quando cala il freddo l’orario della cena cambia: i consigli degli esperti per una serata più sana

Franco Vallesi

Dicembre 28, 2025

Quando le giornate si accorciano – e il buio si fa avanti praticamente prima del solito – tanti si chiedono: conviene cenare prima durante i mesi freddi? La connessione tra i ritmi naturali di luce e buio e la nostra routine a tavola è più stretta di quanto molti pensano. E allora, che succede se in inverno manteniamo un orario serale simile a quello estivo? Il corpo umano reagisce in modi differenti a seconda di quando assumiamo i pasti, influenzando la salute metabolica nel tempo.

Dentro di noi c’è un orologio biologico interno, che regola funzioni essenziali – metabolismo, sonno, veglia – e si sincronizza con la luce che entra negli occhi. Tutto questo grazie a una zona del cervello, detta “master clock”, localizzata nell’ipotalamo. Qui arrivano gli input luminosi e partono comandi precisi per far funzionare al meglio il corpo, seguendo il ritmo naturale di giorno e notte.

Con il ritorno dell’inverno, e il sole che cala velocemente, il corpo rallenta un po’. Anche nel modo in cui digerisce e usa il cibo. Cenare tardi d’inverno incide negativamente sul metabolismo, rendendo più difficile gestire calorie e zuccheri del pasto serale. Numerosi studi nel campo della crononutrizione confermano che un’alimentazione fuori sincrono con i cicli naturali può provocare disturbi metabolici, come accumulo di peso e problemi glicemici.

L’orologio biologico e l’adattamento alle stagioni

È il ritmo circadiano a pilotare le modifiche naturali di corpo e comportamento, legate alla luce e al buio. Quando il freddo si fa sentire e le giornate si accorciano, gli organismi – noi compresi – anticipano certi processi per prepararsi al riposo. Le attività che richiedono energia diventano meno prioritarie, favorendo il recupero notturno. Anche la cena ne risente.

Quando cala il freddo l’orario della cena cambia: i consigli degli esperti per una serata più sana
Cena fredda all’aperto con candele, dove una mano versa vino frizzante in un calice. Un momento conviviale con gli amici. – alimentaribuongustaio.it

Va detto che il master clock controlla non solo il sonno, ma anche il metabolismo e la digestione. Così, mangiare a orari sfasati rispetto al ritmo naturale significa meno efficienza nel gestire i nutrienti. Nella vita quotidiana non è raro che chi salta a piè pari l’adattamento degli orari con la stagione presenti problemi metabolici più frequenti. Una questione di tempismo, insomma.

Il tema non è solo personale: nelle città, dove i ritmi serali sono spesso intensi e disordinati, molte persone incontrano difficoltà a sincronizzare abitudini alimentari e necessità del corpo. I biotipi diversi – cioè le caratteristiche biologiche che indicano come ciascuno di noi si adatta al sonno e alla veglia – mostrano una certa variabilità. Dettaglio non da poco. Ma generalmente, quando la stagione diventa più fredda, anticipare i pasti aiuta a evitare problemi di metabolismo.

L’importanza della routine alimentare nei bambini e la scelta dei cibi

Basta pensare ai più piccoli: l’educazione ai ritmi alimentari fin da piccoli rappresenta un pilastro per la salute futura. I bambini che imparano a seguire orari regolari per cena e sonno si trovano con un corpo che funziona meglio, come una macchina ben oliata. La routine, insomma, conta davvero – non è solo una questione di prassi, ma di efficienza fisiologica.

Il nostro metabolismo lavora entro finestre temporali ben precise per gestire calorie e nutrienti. Quando d’inverno si mantiene una certa coerenza negli orari della cena, il corpo assorbe e utilizza meglio l’energia. Se invece si esagera con grandi quantità o si mangia troppo tardi, il sistema si intasa, peggiorando la qualità del riposo e la gestione del carburante interno.

Senza trascurare l’alimentazione stessa. La stagionalità gioca un ruolo interessante: col freddo, il fabbisogno energetico cresce – il corpo brucia di più per non raffreddarsi. Preferire alimenti di stagione significa garantire una dieta più equilibrata, su misura per quello che serve in quel periodo. Il vecchio detto “colazione da re, pranzo da principi, cena da poveri” resta valido, specie quando fa freddo e si sta sempre meno alla luce del sole.

×