Nel cuore dell’Alto Adige, proprio sotto le maestose pareti dello Sciliar, prende forma un modo nuovo di intendere l’ospitalità: un connubio tra rispetto per l’ambiente e attenzione ai dettagli che non passa inosservato. Presulis, un aparthotel aperto nel 2019 con spa e ristorante, incarna una filosofia che ruota attorno al ritmo naturale e a una sostenibilità vissuta con consapevolezza. Il contesto? Il turismo montano, chiamato – ormai da un po’ – a rivedere le sue vecchie abitudini, puntando più sulla qualità di ciò che si offre piuttosto che sulla quantità o su feste troppo rumorose.
Le idee qui nascono da un duo curioso: lei sommelier, lui falegname, una coppia che porta in dote competenze diverse ma – ecco la magia – che si integrano alla perfezione. Ogni scelta riflette questa unione, dalla cura nella selezione dei materiali degli appartamenti fino ai piatti proposti in cucina. Le ricette? Semplici, ma equilibrate, con un gioco sottile che unisce la tradizione alpina a tocchi mediterranei, usando prodotti che seguono stagioni e territori. La cantina, un tempo affumicatoio, ospita vini locali ma concede qualche eccezione da altri luoghi, collegando così la storia del posto a un profondo rispetto per la materia prima.
Spesso chi abita in città ignora quanto conta sincronizzarsi con i tempi della natura. Presulis lo fa diventare un valore chiave, in cucina e nell’accoglienza: qui la calma e la lentezza non sono debolezze, ma risorse preziose che superano il semplice catalogo di servizi o comfort.
Un incontro tra tradizione alpina e suggestioni mediterranee
Il cibo di Presulis racconta un incontro, quasi un dialogo, tra i sapori di montagna e quelle atmosfere mediterranee che – diciamolo – non stonano affatto. Un piatto su tutti? La panna cotta ai finocchi con trota salmonata: la delicatezza della panna cotta, i profumi leggermente aromatici del finocchio, il gusto deciso di un pesce di acqua dolce locale… Un’intesa che sorprende per equilibrio, andando oltre le classiche accoppiate.

Qualità e freschezza sono una vera e propria regola qui. Stagionalità, provenienza e sostenibilità guidano la cucina in ogni scelta. Pesce pescato nel lago, funghi raccolti appena fuori dalla porta, farine fatte a mano: tutto serve a preparare pietanze rigorose, ma senza eccessi. Del resto, chi cerca qualcosa di autentico – dice sempre qualcuno – vuole sentire il peso reale del cibo, senza artifizi o esagerazioni, ecco tutto.
Oggi la montagna richiama nuovi modi di ricevere: non più fretta, ma accoglienza in cui il tempo si fa amico, ecco perché si può camminare, rilassarsi e godersi l’ambiente con più calma. Un dettaglio poco visto negli hotel tradizionali, che qui invece sta proprio al centro della filosofia di Presulis.
Ospitalità, sostenibilità e scelte consapevoli
Dietro Presulis batte un impegno costante per decisioni che parlino di sostenibilità vera, ben oltre il semplice tentativo di ridurre consumi. Ogni fase del processo, dall’acquisto dei materiali alla gestione dei rifiuti, segue criteri di rispetto per la natura che circonda il luogo. Fin dall’inizio sono state evitate, per scelta, soluzioni – spesso più redditizie – ma che magari avrebbero snaturato il carattere di chi visita la struttura, una scelta non così comune in un settore dove la pressione commerciale è fortissima.
Questa coerenza si traduce poi in un lusso sobrio: niente sfarzo esasperato, ma benessere che nasce dal silenzio, dal contatto con la natura e da un’atmosfera accogliente come a casa. Gli spazi sono pensati per la semplicità, senza formalismi, con una tranquillità che si sente subito – nei luoghi comuni e nelle stanze.
Un altro aspetto – non da poco – è la trasparenza quando si parla di prodotti e fornitori: con onestà si raccontano annate difficili o problemi dei piccoli produttori locali. Non si vuole una perfezione patinata, ma la realtà del prodotto, con i suoi limiti e pause stagionali. Un atteggiamento raro, che crea un legame vero con chi arriva.
Preservare il calore umano, mantenendo un’atmosfera familiare in un contesto ambientale unico: ecco il traguardo di Presulis. Un modello che, curiosamente, sembra farsi riferimento per un turismo più essenziale e meno chiassoso, un fenomeno che si sta vedendo in molte zone alpine del Nord Italia.
