Diciamolo: durante le feste natalizie, la cucina cambia volto, diventando un luogo dove ogni scelta – anche la più banale, come la besciamella – assume un ruolo importante. Se tra gli ospiti ci sono persone intolleranti al lattosio, serve uno sguardo in più ai condimenti. La besciamella, tradizionalmente parte irrinunciabile di piatti come lasagne o cannelloni, regala cremosità e avvolgenza a ogni boccone. Ma la versione classica? Può diventare un vero problema per chi non la digerisce bene. Insomma, ecco perché negli ultimi tempi ha spopolato la besciamella senza lattosio: mantiene il sapore noto, senza avere effetti spiacevoli.
Oltre a questo, la sua versatilità non scherza: non serve solo per primi al forno, va benissimo anche su verdure gratinate o timballi, per fare qualche esempio. Andarci piano con le dosi di farina e grassi è il trucco per evitare i grumi – dettaglio che spesso passa inosservato, ma cruciale quando in cucina si accavallano esigenze diverse, specie durante le festività. Una besciamella grumosa? No, grazie.
Un’alternativa concreta per chi ha intolleranze
Negli ultimi anni, molte ricette tradizionali hanno dovuto fare i conti con chi evita il lattosio. La besciamella senza lattosio è diventata di casa nelle cucine italiane proprio per questo motivo: aiuta a mettere in tavola piatti festivi senza lasciare nessuno a bocca asciutta. Prepararla richiede pochi ingredienti, ma scelti con cura: spesso il latte vegetale rimpiazza quello animale, senza alterare troppo il sapore finale. Curioso, ma vero, si mantiene comunque quel gusto familiare cui si è abituati, ecco.

Se ti chiedi cosa si usi nel Nord Italia, ti dico che spesso si preferisce il latte di avena o riso: perfetti per amalgamare bene farina e burro senza lattosio. Un piccolo trucco – meno scontato di quanto sembri – è mescolare velocemente la farina con il burro fuso, allontanando subito il pentolino dal fuoco, prima di versare a poco a poco il latte vegetale. In questo modo la crema resta liscia, senza nemmeno un grumo a rovinare il piatto.
La variante vegana? Si fa sostituendo il burro con un olio di qualità e magari usando farine senza glutine – come quella di riso – che aprono la porta anche ai celiaci. Questo espande le opzioni in cucina, così chi ha esigenze particolari non resta fuori. Tra chi presta attenzione all’alimentazione, sta diventando una scelta assai amata, soprattutto quando la tavolata è eterogenea e bisogna far contenti un po’ tutti.
Come preparare una besciamella senza lattosio in modo semplice
Preparare la besciamella senza lattosio? Non è nulla di complicato, bastano meno di venti minuti e un minimo di attenzione. Prima cosa: setaccia bene la farina, così eviti subito quei fastidiosi grumi. Nel frattempo, sciogli con calma – senza fretta – il burro senza lattosio in un pentolino, facendo attenzione a non farlo bruciare, cosa che rovinerebbe il sapore.
Quando il burro è pronto, togli il pentolino dal fuoco e aggiungi la farina a cucchiaiate, mescolando rapido per ottenere un roux omogeneo. Solo dopo, versa lentamente il latte vegetale, sempre rimestando, così che la crema rimanga liscia, senza grumi. Riporta il composto sul fuoco basso e continua ad aggiungere latte fino a raggiungere la consistenza che preferisci. Per concludere, regola di sale e aggiungi una punta di noce moscata: quel tocco in più che non appesantisce, solo un profumo che accompagna.
Quando la besciamella è pronta, conviene metterla in una ciotola e coprirla con pellicola a contatto – un accorgimento che evita la fastidiosa pellicina sopra, cosa che spesso succede in cucina. In frigorifero dura al massimo un paio di giorni. Se poi, raffreddata, ti accorgi che si sono formati grumi, niente panico: un frullatore a immersione ti ridà la consistenza cremosa di prima, tutto sistemato.
In definitiva, la cucina italiana dimostra una bella elasticità nell’adattarsi a diverse esigenze alimentari – senza abbandonare la tradizione o complicare troppo la vita. Le versioni senza lattosio e vegane sono ormai sempre più diffuse, segno di un’attenzione crescente verso una tavola inclusiva che, specie durante le feste, fa vincere il gusto a prescindere dalle necessità degli ospiti.
