Scarola saltata in padella: il contorno napoletano che dona sapore e allegria a ogni tavola

Scarola saltata in padella: il contorno napoletano che dona sapore e allegria a ogni tavola

Franco Vallesi

Dicembre 11, 2025

L’inverno porta con sé un cambio netto nel modo di pensare e preparare i pasti. In questo periodo, una delle verdure che arriva sulle tavole italiane è la scarola, spesso cucinata in padella con pochi ingredienti ma con grande attenzione alla tecnica. La sfida è evitare che questa verdura, dal sapore leggermente amaro, perda consistenza risultando acquosa o insapore. Il segreto sta in una cottura calibrata e negli abbinamenti giusti: olive, aglio, capperi e olio extravergine sono fondamentali per esaltarne le qualità, mentre l’aggiunta di pinoli tostati introduce una nota croccante che varia piacevolmente la texture. Questo piatto, semplice e autentico, racconta molto anche della tradizione culinaria delle regioni del Sud Italia.

Da sempre la scarola in padella si lega alla convivialità durante l’inverno, alle cucine calde e mutevoli, dove i profumi intensi di aglio e olio caldo riempiono l’aria e preparano all’incontro con la famiglia. L’uso della scarola non si limita a un semplice contorno: diversi piatti tradizionali la includono come ripieno o base per farce, dimostrando una capacità di adattamento che varia a seconda delle zone d’Italia. Si tratta di un ingrediente che mantiene il suo carattere e il suo valore anche nelle preparazioni contemporanee, dove il rispetto per la materia prima rimane imprescindibile. Chi vive in città potrà notare quanto la scarola, pur semplice, abbia una sorprendente versatilità in cucina.

Come preparare la scarola in padella

Per ottenere una scarola in padella morbida ma compatta, è necessario seguire alcune regole di base e gestire con cura i tempi di cottura. Il procedimento comincia con la tostatura dei pinoli: basta un passaggio veloce in padella calda per sprigionare l’aroma, facendo attenzione a non bruciarli per evitare un gusto amaro. Successivamente si scalda l’olio extravergine e si aggiunge l’aglio tagliato a metà, soffriggendolo con delicatezza fino a un leggero colore dorato. Questa fase è cruciale per mantenere un profumo intenso ma equilibrato.

Scarola saltata in padella: il contorno napoletano che dona sapore e allegria a ogni tavola
Un primo piatto tradizionale, con pasta, scarola, olive nere e forse capperi, che racchiude i sapori genuini del sud Italia. – alimentaribuongustaio.it

Si passa poi alle olive nere di Gaeta, snocciolate e tagliate con cura per non comprometterne la forma, e ai capperi lasciati in ammollo per dissalare. Insieme formano la base aromatica che cuoce a fuoco medio per qualche minuto, così da amalgamare i sapori senza sovrapporli. Dopo aver reintrodotto i pinoli tostati, si unisce la scarola lavata e spezzata a pezzi di media grandezza. Al momento di inserirla nella padella, è importante lasciarla appassire senza mescolare subito, così da evitare un eccesso di acqua che comprometterebbe la consistenza finale.

La cottura prosegue coperta a fiamma bassa per circa dieci minuti, girando la verdura di tanto in tanto per uniformare l’appassimento. Verso la fine, si toglie il coperchio e si rialza leggermente il fuoco per far evaporare eventuale liquido residuo, ottenendo un risultato asciutto e ben condito. Un’ultima attenzione è il sale, che va aggiunto solo alla fine per evitare che si formi acqua in eccesso. Il risultato finale è una scarola di un verde brillante, morbida ma non acquosa, pronta per essere servita o impiegata in tante ricette.

Modalità di utilizzo e varianti della scarola in padella

La scarola in padella non è solo un contorno versatile ma un ingrediente da reinventare in molteplici modi. Tradizionalmente accompagna piatti di carne, pesce e formaggi, ma molte ricette la vedono protagonista come ripieno per torte salate, pizze e focacce. Una delle versioni più diffuse nel Sud Italia è proprio la pizza di scarola, dove la verdura si sposa con formaggi come provola o scamorza per aggiungere cremosità e complessità al gusto. Oltre ai ripieni più semplici, può entrare in composizioni più elaborate come polpettoni o frittate, oppure essere usata per farcire panini e crostoni, offrendo un’opzione nutriente anche per aperitivi o spuntini.

Anche nei primi piatti, la scarola può rappresentare un’alternativa di carattere per condire risotti, cannelloni e lasagne, integrandosi senza prevaricare. Nel panorama dei finger food, diventa la base per bruschette o calzoncini leggeri e appetitosi. Chi vive in città spesso non coglie l’uso tradizionale della scarola come piatto unico, servita insieme a legumi lessati, un connubio che garantisce un pasto completo dal punto di vista nutrizionale. Per chi vuole sperimentare, si può arricchire la cottura con qualche acciuga per un tocco di sapidità in più o con una manciata di uvetta, un richiamo alle preparazioni natalizie regionali.

Infine, il piatto può essere impreziosito con pangrattato tostato e olio, che conferisce croccantezza e sostanza, rendendolo ancora più adatto ai mesi invernali. Un aspetto pratico che molti apprezzano è la sua conservabilità: la scarola in padella si mantiene fino a qualche giorno in frigorifero e si può congelare senza perdere troppo in termini di gusto e consistenza. Questa caratteristica permette di riconfermare la sua posizione tra i protagonisti dei contorni tradizionali invernali, sempre a disposizione per accompagnare molti tipi di portate.

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