La ricotta in pastella cotta così ti farà amare l’aperitivo come mai prima d’ora

La ricotta in pastella cotta così ti farà amare l’aperitivo come mai prima d’ora

Franco Vallesi

Dicembre 7, 2025

In molte cucine italiane sta guadagnando popolarità un piatto che unisce due texture opposte ma complementari: una crosticina esterna croccante e un interno di ricotta dalla consistenza morbida e vellutata. È un elemento fisso negli aperitivi e negli antipasti di diverse città, apprezzato soprattutto per la sua semplicità e il sapore intenso. L’attenzione verso questa preparazione cresce costantemente, soprattutto tra chi cerca un’opzione gustosa ma veloce, senza rinunciare a una certa originalità nell’offerta gastronomica.

Un passaggio essenziale che spesso passa inosservato è la fase di congelamento della ricotta prima della frittura, un trucco fondamentale per mantenere il cuore cremoso senza che si disperda nell’olio caldo. I cuochi più esperti non trascurano questo momento, che richiede poco tempo ma è decisivo per ottenere una ricotta fritta croccante e senza difetti. Questo dettaglio conferma quanto, anche in preparazioni apparentemente semplici, la tecnica giochi un ruolo importante.

Come si prepara la ricotta fritta in pastella

Nonostante l’apparente semplicità, la riuscita di questo piatto dipende da alcuni accorgimenti chiave. La base è la ricotta fresca, che deve essere lavorata per ottenere una crema liscia e omogenea. Per arricchire il sapore, si aggiungono cubetti di mozzarella, parmigiano grattugiato, sale e pepe, ingredienti che potenziano il gusto senza sovrastare la delicatezza originale. Varianti con aggiunta di prosciutto cotto o pancetta sono diffuse, ma non essenziali per chi preferisce mantenere il carattere delicato del piatto.

La ricotta in pastella cotta così ti farà amare l’aperitivo come mai prima d’ora
Deliziosa pastella per la ricotta, mescolata a mano con cura. Perfetta per un aperitivo croccante e saporito. – alimentaribuongustaio.it

La forma è un altro elemento da non trascurare: gli esperti suggeriscono di usare un coppapasta di 6-7 cm per ottenere medaglioni uniformi che resistano alla frittura. Dopo la formatura, questi vanno posizionati su carta forno e riposti in congelatore per almeno mezz’ora. Questo passaggio, anche se può sembrare secondario, è indispensabile per preservare la compattezza della ricotta e creare un contrasto netto tra interno morbido ed esterno croccante.

Parallelamente si prepara la pastella con farina, acqua, sale e il tuorlo d’uovo, mescolando fino a ottenere un composto fluido ma consistente. I medaglioni, una volta estratti dal congelatore, vanno passati prima nella farina e poi immersi nella pastella, per assicurare una copertura uniforme. La frittura deve avvenire in olio caldo per permettere alla panatura di dorarsi rapidamente, evitando l’assorbimento eccessivo di grasso e garantendo così una superficie croccante e appetitosa.

Perché questa ricetta funziona così bene e qualche suggerimento finale

Il successo della ricotta fritta in pastella deriva dal bilanciamento tra ingredienti semplici e un metodo preciso. Non è una preparazione complessa, ma la buona riuscita dipende dal rispetto di diverse fasi, in particolare il congelamento e la panatura. Questi passaggi assicurano che la ricotta mantenga la sua cremosità senza disperdersi nell’olio, mentre la crosta esterna acquisisce un colore dorato e una consistenza friabile, caratteristiche che conquistano chi assaggia.

Chi lavora quotidianamente in cucina sottolinea anche l’importanza della scelta dell’olio: è preferibile optare per un olio di semi con un punto di fumo elevato, che permette una frittura più asciutta e meno unta. Terminata la cottura, scolare la ricotta fritta su carta assorbente contribuisce a eliminare l’olio in eccesso e a mantenere leggerezza nel piatto. Da servire calda, questo antipasto è un efficace esempio di come pochi ingredienti ben combinati riescano a raccontare molto della cucina italiana, capace di esprimere concretezza e genuinità anche in preparazioni semplici.